MOMENTI SALIENTI

2022-2023

Fiera di Miami
Con la galleria LiquidArtSystem

2015

Copertina Revista ArteIN
Articolo di 9 pagine sulla vita di Moreno Bondi

2013

2013

Mostra personale al museo di Palazzo Venezia a Roma
”La luce e l’ombra di Caravaggio nel contemporaneo”

Biennale di Venezia
Curatore Vittorio Sgarbi


  • Biennale di Venezia curatore Vittorio Sgarbi

    INTERSEZIONI” presso il Polo Museale di Sant'Agostino a Cortona 

    MORENO BONDI. LA LUCE E L'OMBRA DI CARAVAGGIO NEL CONTEMPORANEO a Palazzo Venezia di Roma patrocinata da Ministero per i Beni e le Attività Culturali

    “OMAGGIO A LUCHINO VISCONTI” al Palagio di Parte Guelfa a Firenze

    "IL DUPLICE UNIVERSO DI MORENO BONDI” , Palazzo Minervio per il Festival dei Due Mondi a Spoleto

    FRA ANGELI E DEMONI” presso i Magazzini del Sale a Cervia

    LA CADUTA DEGLI DEI” a Villa La Colombaia di Luchino Visconti di Ischia 

    ACCORDI DI LUCE” al Teatro Lirico di Cagliari (Organizzata dalla Fondazione Teatro Lirico)

    “L'OMBRA SCOLPITA” presso il trecentesco Chiostro di San Francesco ad Iglesias

    “AFORISMI” a Palazzo Caselli di Carrara

  • LA CARRIERA

    Sono i luoghi dell’arte a scandire la professione accademica ed il percorso artistico di Moreno Bondi .
    Nato nel 1959 a
    Carrara, patria del marmo e della scultura; cresciuto in una Toscana culla del Rinascimento, è la Roma barocca il luogo d'elezione per il suo lavoro in equilibro fra memoria e sperimentazione.

    Studioso di Caravaggio, Moreno Bondi unisce la pittura ad olio seicentesca, la scultura in marmo Statuario ed i linguaggi contemporanei, valorizzando qualità tecnica, bellezza sensibile, spessore intellettuale, coinvolgimento emozionale.

    “Parole di pietra”

    oil on canvas and Statuario marble from Carrara
    180x180

    “L'essenziale è invisibile agli occhi”

    oil on canvas and Statuario marble from Carrara
    150x150

    La carriera universitaria è caratterizzata da rilevanti incarichi fin dal 1987, quando giovanissimo diviene Titolare della cattedra di “Tecniche pittoriche” in Accademia di Belle Arti, prima a Carrara poi a Roma.

    Per l'appassionata competente ricerca riguardante la tecnica del Merisi, Moreno Bondi ha conquistato la stima del mondo accademico ed artistico, collaborando anche come consulente per il premio Nobel Dario Fo e per la Fondazione Correggio. La rivista “ARTE IN” gli ha dedicato una prestigiosa copertina, segnalandolo come “uno nomi degno di investimento”, mentre i suoi lettori lo hanno eletto fra gli artisti più apprezzati a livello internazionale.

    La collana “I grandi temi della Pittura” (curata da Marco Bussagli) lo ha storicizzato, pubblicando l'opera “Parole di Pietra” (olio su tela e scultura in marmo Statuario di Carrara) per documentare il corpo femminile nel Novecento, accanto ai capolavori di Picasso e Klimt.

    Il web celebra Moreno Bondi con Beauty in the net, i nuovi temi artistici per il GOOGLE browser CHROME da lui firmati.
    Il suo lavoro sollecita il costante interesse di Vittorio Sgarbi che lo ha invitato alla 54ma BIENNALE DI VENEZIA, mentre le pubblicazioni a lui dedicate portano le firme autorevoli di Antonio Paolucci, Claudio Strinati, Bert Treffers,, Marco Bussagli, Giovanni Faccenda, Rossella Vodret, Janus.

    “Chiave di volta”
    oil on canvas and Statuario marble from Carrara
    207x143

    LE MOSTRE PUBBLICHE

    “Aforismi” a Palazzo Caselli di Carrara;
    L’ombra scolpita” presso il trecentesco Chiostro di San Francesco ad Iglesias;
    Accordi di luce” al Teatro Lirico di Cagliari;
    La caduta degli dei” a Villa La Colombaia di Luchino Visconti di Ischia;
    Fra Angeli e Demoni” presso i Magazzini del Sale a Cervia; Omaggio a Luchino Visconti” al Palagio di Parte Guelfa a Firenze;
    Il duplice universo di Moreno Bondi” per il Festival dei Due Mondi a Spoleto;
    “Intersezioni” presso il Polo Museale di Sant'Agostino a Cortona; Moreno Bondi. La luce e l’ombra di Caravaggio nel Contemporaneo” a Palazzo Venezia di Roma in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

    “ICARO” (Installation
    oil on canvas (220x150) and Statuario marble from Carrara (100x60x30)

    “Orfeo”

    oil on canvas and sculptures (Carrara Statuario and Black Belgium marbles)
    180x180

    L'OPERA

    Fin dagli esordi Moreno Bondi si è dedicato alla ricerca ed allo studio sulle tecniche e sui materiali della grande arte, conquistato dalla potenza dell’opera di Caravaggio e dalla possanza della scultura di Michelangelo, convinto che l'espressione artistica attuale debba fare tesoro della sapienza tecnica dei maestri.

    Bondi coniuga l’esperienza contemporanea -alla quale intellettualmente appartiene- con l'ammirazione per la storia dell'arte -sostenuta dall’approfondita conoscenza dei materiali- valorizzando: spessore intellettuale, dimensione emozionale, sensibilità estetica.

    La sua riflessione si concentra sulla dimensione interiore dell'Uomo: evoca la stratificazione della memoria, giustaponendo enigmaticamente immagini, frammenti, segni.
    La
    sua tecnica unisce la pittura ad olio seicentesca (che studia da oltre trent'anni), la scultura in marmo Statuario di Carrara (personalmente realizzata) ed i linguaggi contemporanei (come la combustione su tele sovrapposte o l'istallazione).

    La sua sfida non è il mercato, la critica o il pubblico. Il vero cimento è il confronto con il passato ed il rischio che esso comporta: rifiutarlo o rimanerne intrappolati. "Qualora la tradizione -spiega l'artista- non sia padroneggiata con strumenti adeguati ed elaborata con categorie attuali, questa diventa un peso che immobilizza nella cieca negazione del presente o nel sistematico rifiuto del passato. Infatti da una parte l'emulazione dei maestri ripropone immagini anacronistiche e senza vita; dall'altra la perdita della propria storia culturale scatena una compulsiva ricerca del nuovo, freneticamente superato, consumato, sconfitto". Dunque Moreno Bondi affronta il dilemma fra le 'Sirene del passato' e 'le inquietudini della modernità' in una sintesi elegante e complessa che evoca le icone dell'arte, ragiona secondo categorie mentali attuali e padroneggia le tecniche tout court, trovando un sapiente equilibrio fra memoria e ricerca.

  • La pittura di Moreno Bondi fa pensare ad uno specchio che riflette le icone dell’arte antica. Solo che lo specchio è rotto. Riflette Michelangelo, Caravaggio e i naturalisti del Seicento in disarticolati frammenti. I quali si sovrappongono e si dilatano per anamorfosi. (...)

    Il mondo antico vive dentro di noi perché noi siamo la nostra storia. (.....) Però la storia presente, quella che siamo chiamati a vivere, è profondamente altra dalla storia che ha generato quei capolavori. Sistemi simbolici diversi la governano e ci governano.

    Moreno Bondi ha dedicato anni allo studio delle tecniche tradizionali. Conosce come nessuno il mestiere dei maestri dei grandi secoli e sa replicarlo con sapienza mimetica assoluta (...).ma è ben consapevole che “l’ordine” antico (e cioè il sistema di valori che c’è dietro a una pittura di Caravaggio o a una statua di Michelangelo) quello non può trasferirlo nei suoi quadri, perché si tratta di un “ordine” che non appartiene più al suo e al nostro tempo. Se lo facesse, se tentasse di organizzare i suoi quadri secondo l’ordine antico, non sarebbe più un pittore ma un copista o un citazionista”. Oppure, se l’ordine antico egli volesse studiare e approfondire in quanto fenomeno scientificamente dominabile, sarebbe uno storico dell’arte. Nell’un caso e nell’altro non un pittore. Copista o Storico, quindi. Non se ne esce. Il dilemma stritola implacabilmente chi si pone davanti all’arte antica. Ma se uno è un artista vero come Moreno Bondi e quindi con talento, inquietudini, caparbietà e insoddisfazioni di artista, cosa succede? Cosa succede quando per dar voce al tempo presente interroghi, da artista contemporaneo, i capolavori del passato sapendo bene che in essi ci si può perdere come nello specchio di Narciso oppure che possono per sempre raggelarti come la faccia di Medusa? Per sfuggire all’incantamento bisogna rompere lo specchio, bisogna gettare un sasso nella fontana di Narciso (...) Per mettere a confronto le sirene del Passato con le inquietudini della Modernità, per passare dalla porta stretta, ci vogliono cuore caldo, mente serena e uno sguardo a lunga posa. Del vittorioso confronto e del passaggio felicemente compiuto, le opere di Moreno Bondi danno lucida testimonianza”.


Video

Alcuni video retrospettivi.